L’avvocato di K-Fed: “Non vogliamo giungere a conclusioni affrettate”

Quando si dice “una reazione negativa”… Durante il primo viaggio con i figli in Louisiana dopo la crisi dello scorso gennaio, Britney Spears ha dovuto accompagnare d’urgenza in ospedale Jayden, il figlio più piccolo, in seguito a  – quella che il suo portavoce ha definito –  una “reazione allergica a qualcosa che ha ingerito“. Sebbene il piccolo di due anni abbia già lasciato il centro medico in buone condizioni di salute, c’è il rischio che si verifichi una reazione peggiore nel caso in cui Kevin Federline decidesse di porre un limite ai diritti di affidamento di cui gode attualmente la Spears. “Se l’incidente è stato frutto di una negligenza, allora Kevin potrebbe richiedere di modificare i termini della custodia“, ha ivelato ad E! News Lynn Soodik, legale di Los Angeles specializzato in questioni familiari.

Mark Vincent Kaplan, l’avvocato di Federline, non ha commentato le intenzioni del suo cliente, ma la Soodik suggerisce che Kevin potrebbe avere diverse possibilità. “Forse richiederanno nuovamente la presenza di un supervisore, o si deciderà che i bambini non potranno stare con Britney, a meno che non sia presente anche il padre”, ha continuato la Soodik. “Ma in quel caso dovrebbero dimostrare che li abbia davvero messi in pericolo”. Che si sia trattato di cibo o di farmaci prescritti dal medico, l’avvocato ha affermato che ciò che veramente conta è se la Spears fosse a conoscenza dei problemi di allergia del figlio ma non se ne sia curata, lasciando alla sua portata qualcosa di potenzialmente pericoloso: “Direi che se si è trattato di qualcosa a cui era allergico, ma nessuno ne era a conoscenza, o di una reazione che avrebbe potuto colpire qualsiasi bambino, allora non ci saranno ripercussioni, perché sarebbe potuto accadere a chiunque”. Tuttavia, se Britney ne fosse stata consapevole, potrebbe finire nei guai. “Dovrà pagarne le conseguenze”. Si possono dire molte cose di Britney Spears, ma “negligente” non è necessariamente tra queste. Mark Vincent Kaplan, da tempo l’avvocato di Kevin Federline, ha dichiarato esclusivamente a E! News che, per quanto ne sa, la visita al pronto soccorso di Jayden James, 2 anni, era con ogni probabilità il risultato di un’allergia alimentare e Federline, che era stato immediatamente avvertito dell’avvenuto, non ha intenzione “per ora” di chiedere una spiegazione alla sua ex in tribunale. “Credo che non sappiamo ancora esattamente di cosa si sia trattato, se di un’allergia alimentare o qualcos’altro”, ha affermato Kaplan martedì. “Ci fa piacere che qualcuno abbia avuto abbastanza buon senso da rendersi conto che [Jayden] stava avendo una reazione, che abbia fatto il necessario perché non si corressero rischi e che lo abbia portato nel posto giusto per ottenere una diagnosi precisa in tempo utile”. Il piccolo era stato portato d’urgenza al pronto soccorso domenica sera, solo due giorni dopo l’arrivo di Britney e suo padre, Jamie Spears, a Kentwood, Louisiana, con i due bambini. Si trattava del primo viaggio dei bambini fuori dalla California con la madre da quando Federline ha ottenuto l’affidamento totale dei figli. Anche se alcuni esperti di diritto familiare hanno detto che gli attuali diritti di Britney di visitare i figli potrebbero essere revocati se ci sono prove di negligenza da parte sua, Kaplan ha confermato a E! News che lui e Federline sono soddisfatti del modo in cui la Spears abbia gestito l’emergenza, dicendo: “Non vogliamo giungere a conclusioni affrettate in questo momento”. “Quando si hanno figli sarebbe impossibile avere un concetto teorico di negligenza se un bambino cade, o qualcosa del genere”, ha rivelato Kaplan. “Non prevedo nessuna udienza. Prevedo che Kevin e Britney in quanto genitori interessati scambieranno informazioni, saranno convinti che ciò che è accaduto è stato un evento anomalo e sapranno come evitarlo in futuro”. “Tra poco i bambini torneranno con Kevin, ma non ancora”, ha aggiunto. “No se accadrà oggi o nei prossimi giorni”. Saranno comunque prese misure più drastiche se, in effetti, i legali di Federline stabiliscono che alcune precauzioni non erano state prese. Il papà ha intenzione di portare Jayden dal pediatra non appena il piccolo rientra a Los Angeles. “Se fosse sembrato che qualcuno sapeva o avrebbe dovuto sapere che c’era un rischio e che non aveva fatto niente per prevenirlo—allora si potrebbe richiedere un’udienza dopo che i genitori hanno fatto le loro indagini e esaminato [la questione] prima dal punto di vista amministrativo senza andare in tribunale”, ha detto Kaplan. “Non si può negare che sono stati fatti progressi e che non ci sono stati altri incidenti oltre a questo, che io sappia, che indichino che il tempo che entrambi i genitori [passano con i figli] non sia giustificato. “I bambini si fanno male. I bambini si ammalano. I bambini cascano, e secondo la definizione [di bambino] è il loro dovere fare cose che non dovrebbero fare. Sono bambini. Specialmente intorno ai 2 o 3 anni, queste cose succedono. Il punto è che i genitori devono cercare di ridurre la possibilità che queste cose accadono. “È quella la cosa importante”, sostiene Kaplan, “che i genitori possono controllare dopo l’accaduto”.

Thanks E!News