Lutfi Sam, che adesso è stato allontanato da Britney con un ordine restrittivo imposto dai genitori della stessa, è stata una delle persone che l’ha seguito nel corso degli ultimi sei mesi. Nell’ultimo numero del settimanale Us, in edicola da oggi, l’amico/manager e confidente Sam si apre, parlando del disturbo bipolare, che è stato diagnosticato a Britney, di cosa sia accaduto la notte che è stata ricoverata in ospedale e di come i suoi genitori hanno reagito.
Traduzione credit: Bsworld.com
“Negli episodi di depressione, è tutto un pianto“, dice a noi Lutfi. “Ma in episodi maniacali, c’è ben poco da piangere, da ridere o da provare compassione. Diventa un’altra persona. Diventa proprio diversa, non si preoccupa di niente e di nessuno.”
“L’accento britannico è parte della mania“, aggiunge. “Usa l’accento britannico perché le diventa comodo … Ma si sa, quando indossa la parrucca rosa, le cose non stanno andando bene“.
Lutfi dice che, quando Britney è stata involontariamente portata all’UCLA Medical Center, il 31 gennaio, sua mamma, Lynne Spears, è arrivata e ha cercato di rimuovere la figlia dalla guida di Sam. “Beh, meglio la famiglia che tu ragazzo“, ha risposto Lynn secondo Lutfi.
Lutfi ci racconta che ha dato a Britney “una manciata di pillole” prima che i suoi genitori arrivassero. “Le ho detto che quelle pillole l’avrebbero fatta star bene, che erano pillole miracolose“, ricorda. La Spears, dice Lutfi, ha accettato di prendere le pillole perchè aveva bisogno di qualcosa che l’aiutasse a dormire.
(Nell’ordine restrittivo contro Lutfi depositato qualche giorno fà, i genitori l’hanno accusato di drogare la loro figlia e di essere verbalmente aggressivo. Jamie, che è stato nominato tutore di sua figlia “sta facendo ciò che va fatto per salvare Britney“, ci racconta una fonte). La Spears è una dei sei milioni di americani che soffrono di disturbo bipolare, una malattia mentale che consiste nell’estremo alternarsi d’umore, energia, pensieri e comportamenti.
Lutfi, 33, racconta “siamo solo io, Britney e il suo psichiatra a sapere che cosa ha portato a questo suo disturbo bipolare “circa cinque anni fa“. Quando l’ambulanza arrivò a prendere Britney “era molto tranquilla“, racconta Lutfi. “Quando sono andato a farle visita, mi ha scritto un bigliettino che mi ha riempito il cuore. Diceva, ‘Ti voglio bene, Sam. Sta venendo qualcuno? Cerchia si o no’. “Oh, mio Dio, è stato divertente. Io ho cerchiato sì e in quel momento mi ha guardato come per dire, ‘Oh, signore, ci risiamo di nuovo’“.
Gli avvocati stanno dibattendo sulla tutela di Britney cercando di toglierla a Jamie, per il bene della sua salute.
Jamie per ora ha ottenuto lui il controllo esclusivo sulle scelte e le decisioni mediche..
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Credit: US Weekly / B.cl