Questa e’ la recensione di “Blackout” apparsa su “Max” (Italia):
“It’s Britney bitch“. Inizia cosi’ ‘Blackout’, nuovo e tanto atteso disco di inediti di Britney Spears, piu’ sfacciata e sexy che mai. E’ il singolo ‘Gimme more’ ad avere la responsabilita’ di ri-aprire le danze e introdurre un album pulsante, energico; un misto di pop, elettronica, dance, R&B e simulati orgasmi. Sono diverse le occasioni in cui la voce zuccherina di Britney si lascia andare a espressioni di godimento puro come in ‘Break the ice’ e ‘Get naked (I got a plan)’. Questa ritrovata sensualita’ sarebbe dovuta trasparire anche nel video (poco riuscito) di ‘Gimme More’ e nella performance (pessima) agli Mtv Awards a settembre. Peccato, perche’ – ahime’ – i due episodi hanno – almeno temporaneamente – oscurato una possibile hit. ‘Blackout’ e’ un pamphlet di Britney, la risposta ai giganteschi titoli da tabloid che sparavano (e tuttora spararono) a zero sulla ragazza ribelle, madre di due bambini, cantante al capolinea incapace di gestire la sua vita. Alt.
Ora e’ Britney a dare la sua versione. Eccola dunque ironica e pungente dichiararsi “Miss American Dream, Miss Bad Media Karma, I’m Oh my God that Britney Shameless” in ‘Piece of me’, brano contro i tabloid, oppure parlare di uno spettacolo dell’orrore, in ‘Freakshow’, per criticare i paparazzi. Nella realizzazione di questo disco Britney si e’ fatta aiutare da molte persone, qualche ‘protetto’ del re dei produttori americani Timbaland (Danja) e anche da un duo scandinavo, Bloodhsy and Avant, gia’ menti di ‘Toxic’ e ora collaboratori di Kylie Minogue e Madonna. Bloodhsy and Avant, ovvero Christian Karlsson e Pontus Winnberg, hanno firmato tre delle canzoni migliori: ‘Piece of me’, ‘Freakshow‘, ‘Radar’. Ipnotico il ritornello di ‘Radar’, intriganti testo e musica di ‘Piece of me’ e ‘Freakshow’. In ‘Break the ice’, la voce di Britney – piu’ matura e profonda – rimane coperta da un loop elettronico troppo alto. E’ invece una litania corporea perfetta per un night club ‘Heaven on earth’.
Ricorda un po’ il suo ex Justin Timberlake in ‘Get nacked (i got a plan)’ e in ‘Toy soldier’, forse per le sonorita’ R&B, per la modulazione della voce della cantante, per l’uso copioso di coriste o back vocalist. Non dispiace, anzi sarebbe da provare una collaborazione con il richiestissimo Justin. Nella tracklist di ‘Blackout’ troviamo anche un paio di canzoni che suonano piu’ come riempitivi, tra cui la spenta chiusura di ‘Why should I be sad’. Anche il libretto del cd merita una considerazione, perche’ e’ parte integrante dell’arringa difensiva di Britney. Oltre alle contestate foto in calze a rete in braccio ad un prete (in uno scatto sembra la sosia di Madonna), due pagine dopo troviamo una poltrona ricoperta da ritagli di giornali scandalistici con titoli che si riferiscono alle note scorribande e ai problemi giudiziari di Britney. L’ex lolita del pop sbeffeggia ancora una volta tabloid e fotografi in quel che e’ un morboso rapporto di amore e odio.
Bfc