Il video della canzone Do Something di Britney Spears è stata censurato. Questa volta, però, la cantante non ha colpe. È stato il marchio di pelletteria Louis Vuitton, appartenente al gruppo LVMH, ad interdire il clip della cantante con l'accusa di aver mostrato una tela contraffatta con il logo della maison. La Vuitton ha anche ottenuto dal tribunale francese il risarcimento di 80 mila euro di danni dai produttori di Do Something. I legali dell'accusa hanno spiegato che nel video della canzone Britney guida un'auto e i sedili e il volante sono rivestiti con la nota tela “Cherry blossom” creata da Louis Vuitton per i suoi prodotti. L'imitazione è perfettamente riconoscibile, secondo il tribunale, «anche per lo spettatore meno attento». Il risarcimento, inoltre, è previsto non solo per il reato di contraffazione, ma anche per un danno «all'immagine di lusso che promuove (il marchio, ndr.) e che appare lontana da quella proposta da Britney Spears». Il tribunale ha ritenuto colpevoli le società produttrici, la Sony, la Bmg e la sua filiale Zomba, e MTV online che aveva diffuso su internet il clip. La cantante questa volta ha scampato ogni accusa.
Il Messaggero/Bmws